Se ti apre la porta un uomo con un portafoglio e un tablet, dicendo che è un agente di assicurazione e che ti offre una polizza al prezzo migliore, non fidarti subito. Nel 2025, le truffe alle assicurazioni porta a porta sono aumentate del 37% rispetto al 2023, secondo dati dell’IVASS. Spesso, questi falsi agenti ti chiedono di firmare un contratto, ti fanno pagare in contanti e poi scompaiono. La polizza che ti danno è falsa. E se poi ti fermano con la macchina senza copertura, rischi una multa da 873 euro e il fermo del veicolo.
Chi è veramente l’agente che bussa alla tua porta?
Ogni agente assicurativo autorizzato in Italia deve essere iscritto all’albo dell’IVASS. Non basta che ti mostri un badge o una tessera. Devi chiedere il numero di iscrizione all’albo e verificarlo in tempo reale. Apri il sito dell’IVASS (www.ivass.it), vai su “Albo degli Agenti” e inserisci il nome o il numero. Se non compare, è un truffatore. Non esistono agenti “autonomi” che operano senza registrazione. Se ti dice che “l’ufficio è chiuso oggi” o che “il codice è su un foglio che ho perso”, scappa.
Un agente legittimo sa che la tua richiesta di verifica è normale. Non si offende. Anzi, ti aiuta. Ti mostra il certificato di iscrizione digitale, che puoi scaricare dall’app dell’IVASS. Se non lo ha, non è un agente. Punto.
Cosa devi chiedere prima di firmare qualsiasi cosa
Prima di dare un euro, chiedi questi tre documenti:
- Il tuo documento d’identità (carta d’identità o patente) - l’agente deve controllare che tu sia chi dici di essere. Ma attenzione: lui non deve tenertelo. Solo guardarlo. Se ti chiede di lasciarglielo, è un segnale rosso.
- Il codice fiscale - è obbligatorio per ogni polizza. Nessun’assicurazione legittima lo salta. Se ti dice “non serve”, scappa.
- Il certificato di assicurazione originale - non un PDF stampato da casa tua. Deve essere emesso dalla compagnia, con timbro, codice polizza, nome della compagnia, dati del contraente, e la data di scadenza. Controlla che il nome della compagnia corrisponda a quella che ti ha detto. Se è “Assicurazioni Globali Srl”, cerca su Google quel nome. Se non esiste, o se ha solo una pagina Facebook, è una truffa.
Il certificato assicurativo deve contenere:
- Nome e cognome del contraente
- Numero di polizza (un codice lungo, con lettere e numeri)
- Nome della compagnia di assicurazione (deve essere registrata in Italia)
- Data di inizio e fine copertura
- Numero di targa del veicolo coperto
- Timbro o firma elettronica della compagnia
Se manca anche uno solo di questi elementi, la polizza è falsa. E se la paghi, non hai diritto a niente. Nemmeno se fai un sinistro.
Documenti digitali: sì, ma solo se sono veri
La legge permette di mostrare la patente e il certificato assicurativo sullo smartphone. Ma attenzione: solo se vengono dall’app ufficiale. L’app “Patente Digitale” del Ministero dei Trasporti, o “Polizza Digitale” dell’IVASS. Non un PDF che ti ha inviato un tizio su WhatsApp. Non un’immagine scattata con il cellulare. Non un documento che ti ha stampato l’agente.
Per verificare che il certificato digitale sia reale, apri l’app ufficiale, vai su “Verifica polizza”, inserisci il numero di targa e il codice polizza. Se ti esce “Polizza valida”, ok. Se ti dice “non trovata”, l’agente ti ha ingannato. E se l’agente ti dice “non ho l’app, ti mando il PDF”, non firmare. Chiedi di andare in un ufficio Poste, o di sottoscrivere online con un collegamento diretto dal sito della compagnia.
Le truffe più comuni (e come evitarle)
Ecco i tre scenari più frequenti:
- Il prezzo troppo basso - “Ti faccio la polizza a 200 euro all’anno, mentre la tua attuale costa 800”. È impossibile. Il costo medio di una RCA base in Italia è di 450 euro. Se ti offrono meno della metà, è una truffa. Le compagnie non perdono soldi. Non esistono “sconti speciali porta a porta”.
- Il pagamento in contanti - Nessuna compagnia legittima accetta contanti per una polizza nuova. Paghi con bonifico, carta, o domiciliazione bancaria. Se ti chiede 300 euro in banconote, scappa. E segnala l’agente all’IVASS.
- Il documento “da firmare” senza leggere - Ti dicono “è solo un modulo di richiesta”, ma in realtà è un contratto di assicurazione falso. Leggi sempre tutto. Se non capisci, chiedi di mandarti il testo via email. Non firmare mai su un foglio che non hai letto.
Cosa fare se ti hanno già truffato
Se hai già firmato e pagato:
- Non pagare altro.
- Chiamare l’IVASS al numero verde 800 080 180. Fornisci nome dell’agente, data, indirizzo, e copia del documento firmato.
- Segnala la truffa alla Polizia Postale su www.commissariatodips.it.
- Contatta la tua compagnia assicurativa attuale e chiedi di verificare se la tua polizza è ancora valida. Potrebbe essere stata revocata.
- Se hai il certificato, portalo in Motorizzazione. Se non è autentico, ti diranno subito che è falso.
Non aspettare che ti fermi la polizia. Agisci subito. La truffa può ripetersi con altri vicini.
La regola d’oro: mai firmare senza verificare
Non c’è niente di male a essere scettici. In Italia, ogni anno oltre 12.000 persone vengono truffate da agenti porta a porta. La maggior parte lo fa perché ha paura di sembrare scortese. Ma non è scortesia chiedere documenti. È il tuo diritto.
Se l’agente si arrabbia, se ti dice “ma io sono qui per aiutarti”, se ti fa pressione perché “l’offerta scade tra 10 minuti” - è un truffatore. I veri agenti non fanno pressione. Loro hanno un contratto con una compagnia, non con te. Se ti vogliono bene, ti lasciano tempo. Se ti vogliono ingannare, ti costringono a decidere subito.
Porta sempre con te:
- La carta d’identità
- Il codice fiscale
- Il tuo certificato assicurativo attuale
- Il numero dell’IVASS da chiamare
Se qualcuno bussa alla tua porta e ti offre un’assicurazione, non chiudere la porta. Chiedi i documenti. Verifica. Poi decidi. Non pagare mai senza sapere chi hai davanti. La tua sicurezza non ha prezzo. Ma la polizza falsa sì: costa la tua tranquillità, la tua macchina, e forse anche i tuoi risparmi.