Quiz: Conoscenza sulla Targa della Moto
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Rispondi alle domande per verificare quanto sai sulle regole della targa della moto.
Hai mai visto un motociclista girare la targa moto in testa a quello che sembrava un gesto dritto, così appena scorge una pattuglia? Il colpo di scena è più comune di quanto immagini e, per chi si è chiesto il perché, la risposta combina legge, tradizione e un pizzico di paranoia.
Che cosa è la targa della moto?
Targa della moto è l'identificatore visivo obbligatorio che viene fissato sul telaio di ogni veicolo a due ruote, come previsto dal Codice della Strada. La targa contiene il numero di immatricolazione e permette a qualsiasi autorità di riconoscere il veicolo in pochi secondi.
Perché alcuni motociclisti ribaltano la targa?
Il gesto nasce da diverse motivazioni, ma le più diffuse sono:
- Velocità di identificazione: ribaltando la targa si nasconde il numero di registrazione, rendendo più difficile per la Polizia Stradale di registrare l'infrazione al volo.
- Paura della sanzione: nel caso di una multa anticipata, la targa coperta impedisce la lettura immediata del numero, costringendo l'ufficiale a richiedere una verifica più approfondita.
- Tradizione del “circuito underground”: alcuni gruppi di motociclisti, soprattutto in ambiente urbano, hanno trasformato il gesto in un segnale di sfida verso le autorità.
Che dice la normativa?
Il Codice della Strada, art. 72, prevede l'obbligo di tenere visibile la targa in qualsiasi momento. Il Sanzione amministrativa per chi viola questo obbligo è di € 42,00 più 2 punti sulla patente, se la violazione è accertata.

Quali sono le conseguenze pratiche?
Infrazione | Sanzione (€) | Punti patente |
---|---|---|
Targa non leggibile o coperta | 42,00 | 2 |
Ritardo nella consegna della targa (es. targa smontata) | 84,00 | 4 |
In caso di recidiva, le sanzioni aumentano e può essere avviata la procedura per il sequestro temporaneo del veicolo.
Come reagiscono le forze dell'ordine?
Gli agenti della Polizia Stradale sono addestrati a chiedere il documento di circolazione e il libretto di manutenzione. Se la targa è stata ribaltata, l'ispettore richiede al motociclista di rimetterla in posizione entro pochi secondi. Il mancato rispetto può portare a una multa immediata.
Cosa dicono le associazioni dei motociclisti?
L'Associazione Motociclisti nazionale ha più volte ribadito che il gesto, seppur percepito da alcuni come un semplice “sport”, è contrario alla legge e mette a rischio la sicurezza di tutti. Alcuni consigli pratici divulgati sono:
- Mantenere la targa sempre in posizione verticale.
- Utilizzare Dispositivo di fissaggio targa robusto per evitare movimenti accidentali.
- Controllare periodicamente che la targa non sia danneggiata o graffiata.

Alternative legali per chi vuole personalizzare la targa
Se il desiderio è dare un tocco personale alla moto, la legge consente diverse opzioni senza infrangere il codice:
- Cover trasparente con stampa di grafiche personalizzate, purché non copra i dati.
- Placca con cornice che rispetti le dimensioni richieste dal Codice della Strada.
- Uso di targa digitale (in alcuni paesi europei) che mantiene la visibilità mediante display LED.
Riepilogo veloce
- Ribaltare la targa è un gesto illegale ai sensi del Codice della Strada.
- Le sanzioni partono da €42,00 e 2 punti patente.
- Le forze dell'ordine possono richiedere la immediata rimessa a posto.
- Le associazioni consigliano soluzioni di personalizzazione legali e sicure.
Domande frequenti
È pericoloso ribaltare la targa?
Sì, perché oltre a violare la legge si rischia una multa e la perdita di punti sulla patente. Inoltre, nascondere la targa può ostacolare le indagini in caso di incidenti.
Qual è la sanzione più comune?
Una multa di 42 euro più 2 punti sulla patente, prevista per l'infrazione di targa non visibile.
Posso personalizzare la targa senza infrangere la legge?
Sì, utilizzando cover trasparenti con grafiche, cornici conformi alle dimensioni richieste o, dove disponibile, targa digitale.
Cosa dice l'Associazione Motociclisti?
L'associazione sconsiglia fermamente il gesto, invita a rispettare il Codice della Strada e a scegliere soluzioni di personalizzazione legali.
Come posso verificare che la mia targa sia corretta?
Controlla che il numero di immatricolazione sia completo, leggibile e fissa saldamente il supporto con un dispositivo di fissaggio adeguato.
Loreno Lizada
Buongiorno a tutti, la normativa è chiara: la targa deve rimanere visibile in ogni momento, così da garantire la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
Giorgia Piancatelli
Ah, quindi la “visibilità obbligatoria” è una specie di #policy di prima classe 🚓✨, vero? 📋 In pratica, se la targa è “flipped” si attiva subito un flag di “non‑conformità”, e l’ispettore fa il suo “triage” burocratico. 😏🚀
Enzo Schafascheck
Per chi volesse evitare la multa, la soluzione più semplice resta tenere la targa in posizione corretta e risparmiare tempo e denaro.
Sofia Bianchi
Capisco, però è interessante notare come la cultura della ribalta sia diventata quasi un rito di passaggio per i giovani riders, un gesto di “sfida estetica” più che di necessità pratica.
Robert Massaro
Beh, chi non ha mai visto una targa girata come se fosse il volante di una moto da corsa?! è quasi un'arte contemporanea, solo che legge ci dice il contrario
Giorgio Musilli
Stimato collega, la Sua osservazione è alquanto irriverente, ma devo farLe presente che la normativa vigente (art. 72 del Codice della Strada) non prevede eccezioni per motivi estetici. Purtroppo, è una questione di sicurezza, non di “arte”.
maurizio MILANESE
È davvero un fenomeno curioso, quasi teatrale, osservare quei motociclisti che, al più leggero sussurro di un sirenotto, si affrettano a capovolgere la targa come se fossero attori sul palcoscenico di un’epica commedia urbana. Ogni movimento è una dichiarazione di sfida, un grido silenzioso contro l’autorità, una risposta quasi ancestrale al timore di essere controllati. Ma dietro quella mossa scattante si nasconde una logica ben precisa: nascondere il numero di immatricolazione per ostacolare la lettura immediata da parte dell’agente, sperando di guadagnare qualche secondo di libertà. In realtà, la legge non ha lasciato scampo a chi pensa di più. L’articolo 72 del Codice della Strada è ineccepibile: la targa dev’essere sempre visibile, altrimenti si incorre in una sanzione di 42 euro e due punti sulla patente. Ma la realtà è più complessa, perché la cultura del “circuito underground” ha trasformato quel gesto in un vero e proprio simbolo di appartenenza, un segno di riconoscimento tra i compagni di viaggio. Alcuni rider lo vedono come un rito di iniziazione, altri come un modo per distinguersi dalla massa di automobilisti “conformisti”. Quando la polizia interviene, la tensione cresce, ma l’ispettore, con la sua autorità, richiede la rimessa a posto della targa in pochi secondi, e la multa arriva quasi istantaneamente. Il rischio, però, non è solo economico: la perdita di punti può compromettere la possibilità di mantenere la patente, ed è il segnale più forte che il sistema non tollera il disprezzo delle regole. Inoltre, nascondere la targa può ostacolare indagini in caso di incidenti, rendendo più difficile ricostruire le dinamiche dell’accaduto. La soluzione, quindi, non sta nella ribalta, ma nella personalizzazione legale: cover trasparenti con stampe artistiche, cornici adeguate, o targa digitale dove consentita. In questo modo si può esprimere la propria creatività senza infrangere la legge. Il messaggio finale è chiaro: rispetto per la normativa, rispetto per la sicurezza, e un pizzico di stile, che non deve mai superare il limite della legalità. Ricordiamo che la strada è un bene comune e che ogni gesto conta. Un piccolo sforzo di rispetto può fare la differenza per tutti.
piero cerri
Concordo pienamente con l’analisi dettagliata: la teatralità non può sovrastare l’obbligo legale, e ogni rider dovrebbe ponderare le conseguenze prima di compiere quel gesto rischioso.