RC Auto e Fondo di Garanzia Vittime della Strada: quando interviene e cosa copre

RC Auto e Fondo di Garanzia Vittime della Strada: quando interviene e cosa copre

Se sei stato vittima di un incidente stradale e l’auto che ti ha colpito è fuggita o non aveva l’assicurazione, non sei rimasto senza tutela. C’è un fondo che agisce come rete di sicurezza: il Fondo di Garanzia Vittime della Strada (FGVS). Non è un’assicurazione, non è un aiuto sociale, ma un meccanismo obbligatorio che garantisce risarcimenti anche quando nessun’altra compagnia può o vuole pagare.

Cos’è il Fondo di Garanzia Vittime della Strada?

Il Fondo di Garanzia Vittime della Strada è un organismo istituito dall’Italia per rispettare la Convenzione di Strasburgo del 1959. Gestito da Consap S.p.A., ha un unico scopo: assicurare che chi subisce danni in un incidente stradale non rimanga mai senza risarcimento, anche se il responsabile è sconosciuto, non assicurato o ha un’assicurazione fallita.

Non è un optional. È obbligatorio. Ogni volta che paghi il premio della tua RC Auto, il 2,5% del tuo pagamento va automaticamente a finanziare questo fondo. È un sistema mutualistico: tutti contribuiscono, e chi si trova in una situazione critica viene protetto. Secondo i dati Consap del 2023, il fondo ha erogato 287 milioni di euro solo nell’anno precedente, con un trend di crescita del 12% rispetto al 2021.

In quali casi interviene il Fondo?

Il FGVS non agisce per tutti gli incidenti. Interviene solo in cinque casi specifici, definiti dall’articolo 283 del Codice delle Assicurazioni:

  1. Veicoli non identificati (quelli che fuggono dal luogo dell’incidente, spesso chiamati “pirati della strada”)
  2. Veicoli non assicurati (circolano senza polizza, anche se sono stati rubati o non sono mai stati assicurati)
  3. Veicoli assicurati da compagnie in liquidazione coatta (quando l’assicurazione del colpevole è fallita e non ha più soldi per pagare)
  4. Veicoli circolanti contro la volontà del proprietario (ad esempio, auto rubate o prese senza permesso)
  5. Veicoli immatricolati all’estero (quando un’auto straniera causa un danno in Italia e non ha una copertura valida secondo le norme italiane)

Non interviene mai se il veicolo responsabile è regolarmente assicurato. E non copre danni causati da conducenti in stato di ebbrezza, a meno che non sia un caso di veicolo non identificato. In quel caso, il fondo paga comunque, perché la vittima non può essere punita per gli errori di chi ha causato l’incidente.

Cosa viene risarcito? Danni alle persone o alle cose?

La copertura cambia a seconda del tipo di veicolo coinvolto. Questo è un punto cruciale che molti non capiscono.

Se il veicolo è non identificato: il Fondo risarcisce solo i danni alla persona. Per i danni alle cose, paga solo se superano i 500 euro (franchigia). Quindi, se la tua auto ha un graffio da 300 euro, non hai diritto a nulla. Ma se hai riportato una frattura, un trauma cranico o una invalidità permanente, il fondo ti copre fino a 6.450.000 euro.

Se il veicolo è non assicurato, rubato o assicurato da una compagnia fallita: il risarcimento è completo. Copre sia i danni alla persona che quelli alle cose, senza franchigia per i danni corporei. Per i danni alle cose, la franchigia è sempre di 500 euro, ma solo se il veicolo non è identificato. Negli altri casi, pagano tutto.

Il massimale per i danni alle persone è di 6.450.000 euro per sinistro, aggiornato al 11 giugno 2022. Per i danni alle cose, è di 1.300.000 euro. Questi valori sono aumentati nel tempo per tenere il passo con l’inflazione e i costi sanitari. Nel 2009, il massimale per i danni a persona era di 5 milioni; ora è oltre 6,4 milioni.

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Come si richiede il risarcimento?

Non basta dire “mi ha colpito un’auto che è scappata”. Devi dimostrarlo. E devi farlo entro i termini di legge.

La prima cosa da fare è denunciare l’incidente alle forze dell’ordine entro 48 ore. Il verbale è fondamentale. Senza di esso, la pratica viene respinta nel 42% dei casi, secondo i dati Consap del 2022.

Poi, devi identificare la compagnia assicurativa designata nella tua regione. Ogni regione ha un’impresa incaricata da Consap per gestire le richieste. Non è la tua assicurazione, ma un’altra società che fa da intermediario per il Fondo.

La documentazione richiesta è precisa:

  • Verbale delle forze dell’ordine
  • Referti medici e certificati di invalidità (se ci sono lesioni)
  • Preventivi di riparazione o perizia per i danni alle cose
  • Documenti di identità e codice fiscale

Se hai un danno grave (come un’invalidità permanente superiore al 30%), potrebbe essere nominato un CTU (Consulente Tecnico d’Ufficio), un esperto medico-legale che valuta il grado di invalidità e stima il danno biologico, morale e patrimoniale. La sua relazione è spesso decisiva per il risarcimento.

Il termine per presentare la richiesta è di 2 anni dall’incidente se ci sono lesioni a persone o cose. Se c’è stato un decesso, hai 10 anni. Ma attenzione: il 45% delle richieste arriva troppo tardi. E quando scade il termine, il diritto al risarcimento si estingue.

Quanto tempo ci vuole per avere i soldi?

Non è un processo rapido, ma è migliorato negli anni. Nel 2018, il tempo medio di liquidazione era di 210 giorni. Oggi è sceso a 180 giorni, grazie a procedure digitali e a una maggiore specializzazione delle compagnie designate.

Il tasso di approvazione varia a seconda del caso:

  • Veicolo non identificato: 68% di approvazione (il più basso, perché è difficile provare chi ha causato l’incidente)
  • Veicolo non assicurato: 85%
  • Veicolo rubato: 92%

Le richieste più frequenti riguardano danni alle persone (70% dei casi), con un valore medio di risarcimento tra 150.000 e 250.000 euro per invalidità permanente del 35%. Il 30% delle richieste riguarda solo danni alle cose, con un risarcimento medio di 4.200 euro.

Chi usa di più il Fondo?

Non è una questione di regione, ma di densità e abitudini. Il 73% delle richieste proviene dal Nord Italia, con Milano (18%), Roma (15%) e Torino (10%) in testa. È logico: più auto, più incidenti, più veicoli non assicurati.

La maggior parte dei richiedenti ha tra i 25 e i 45 anni (55%), è uomo (68%) e ha subito un incidente in città. Il 22% degli incidenti stradali in Italia coinvolge veicoli non assicurati o non identificati, e nelle grandi città questa percentuale sale al 35%.

Il Fondo ha risarcito oltre 3,2 miliardi di euro dal 2005 al 2022. E ogni anno, oltre 1,2 milioni di veicoli circolano senza assicurazione in Italia. Senza il FGVS, migliaia di vittime resterebbero senza aiuto.

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Perché tanta gente non lo conosce?

Un’indagine del 2022 ha rivelato che il 63% degli automobilisti italiani non sa come funziona il Fondo, anche se l’87% sa che esiste. Questo è il problema più grande: la mancanza di informazione.

Chi subisce un incidente con un’auto fuggita pensa: “Non c’è colpevole, quindi non posso chiedere niente”. Non sa che il Fondo esiste proprio per questo. E quando finalmente lo scopre, spesso è troppo tardi per presentare la richiesta.

L’Avvocato Davide Cornalba sottolinea che la maggior parte delle richieste respinte lo è per mancanza di prove. Se non hai testimoni, video, frammenti del veicolo o un verbale tempestivo, le probabilità di ottenere il risarcimento calano drasticamente.

Cosa fare subito dopo un incidente con un veicolo sconosciuto?

Non aspettare. Non fidarti della memoria. Agisci subito:

  • Chiedi subito ai testimoni i loro dati e contatti
  • Controlla se ci sono telecamere di videosorveglianza vicine (negozi, palazzi, semafori)
  • Prendi foto dei danni alla tua auto e dell’area dell’incidente
  • Se hai frammenti di vernice o plastica del veicolo fuggito, conservali
  • Chiama la polizia entro 48 ore
  • Non firmare nulla senza capire cosa stai accettando

La tua attenzione nei primi minuti dopo l’incidente può fare la differenza tra un risarcimento e una perdita totale.

Il Fondo è una soluzione, non un’alternativa

Il Fondo di Garanzia Vittime della Strada è un pilastro del sistema assicurativo italiano. Non è perfetto: è lento, burocratico, e richiede prove solide. Ma è l’unica rete che ti salva quando tutto il resto fallisce.

Non sostituisce l’assicurazione. Non ti fa risparmiare sul premio. Ma ti dà una garanzia che nessun’altra polizza ti può dare: la sicurezza che, anche se il colpevole non esiste più, tu non resterai da solo.

Conoscere il FGVS non è un dettaglio tecnico. È un atto di protezione personale. Per te, per la tua famiglia, per chi ti sta accanto.