Se hai un’auto, anche se la usi solo per andare al supermercato o la tieni ferma in garage, rc auto obbligatoria è un obbligo di legge. Non è una semplice formalità: è la tua protezione contro i danni che potresti causare a qualcun altro. E dal 28 dicembre 2023, la regola è diventata ancora più stringente: non importa se il veicolo è in movimento, se è parcheggiato in un cortile privato o se lo usi solo in un’area pedonale. Se ha un motore e supera certi parametri di peso o velocità, deve essere assicurato. E se non lo fai, rischi multe fino a 3.500 euro e il fermo del veicolo.
Cosa copre davvero la RC Auto?
La RC Auto copre solo i danni che causi a terzi: persone, altri veicoli, recinzioni, edifici, cose insomma. Non copre il tuo auto, né i tuoi passeggeri. Se ti scontri e rompi la tua macchina, devi pagare tu. Se un tuo familiare rimane ferito, la RC non lo risarcisce. Questo è un punto fondamentale. Molti pensano che l’assicurazione auto sia una copertura completa, ma non è così. La legge italiana impone solo la responsabilità civile minima, che nel 2025 è di 6.450.000 euro per danni alle persone, indipendentemente da quante persone sono coinvolte. Per i danni alle cose (come un muro o un’altra auto), il limite è sempre lo stesso: non c’è una distinzione separata.
Per esempio: se causi un incidente in cui tre persone restano ferite e danneggi un negozio, la compagnia paga fino a 6,45 milioni di euro in totale. Non importa se uno dei feriti ha bisogno di un intervento chirurgico e l’altro solo di un paio di giorni di riposo. Il massimale è unico e non si divide tra le vittime. È un sistema pensato per proteggere chi subisce il danno, non chi lo causa.
Cosa NON copre la RC Auto
Questo è dove molti si ritrovano con brutte sorprese. La RC non paga:
- Il danno al tuo veicolo
 - I costi medici per te o i tuoi passeggeri
 - Il furto o l’incendio della tua auto
 - I danni causati da eventi naturali (alluvioni, grandine, ecc.)
 - Le multe o le spese legali che ti vengono imposte
 
Se vuoi coprire anche questi rischi, devi aggiungere garanzie accessorie. La più comune è la kasko, che ti protegge contro i danni al tuo veicolo. Ma ci sono anche opzioni come la tutela del conducente (che paga le spese mediche se ti fai male) o la protezione legale (che ti aiuta con avvocati e contenziosi). Non sono obbligatorie, ma spesso valgono molto di più del costo extra. Per chi guida molto in città, dove gli incidenti sono più frequenti, la protezione legale può essere un investimento intelligente. Una volta ho conosciuto un meccanico a Torino che, dopo un tamponamento senza colpa, ha dovuto pagare 2.000 euro per un avvocato perché la sua assicurazione non aveva la copertura legale. Non è un caso raro.
Chi deve assicurare il veicolo? Il proprietario o il conducente?
Non devi per forza essere il proprietario del veicolo per sottoscrivere la polizza. Può farlo chiunque, purché faccia parte del tuo nucleo familiare. Questo significa che un figlio può assicurare l’auto dei genitori, o un coniuge può mettere la polizza a proprio nome per un’auto intestata all’altro. È una flessibilità utile per le famiglie con più veicoli o per chi ha un’auto aziendale ma la guida un dipendente. L’importante è che il contraente sia dichiarato in polizza e che il veicolo sia correttamente registrato al PRA.
Attenzione: non puoi assicurare un’auto che non ti appartiene se non sei parente entro il quarto grado o convivente. E non puoi usare la polizza di qualcun altro per guidare un’auto che non è tua, nemmeno se sei un parente. La polizza è legata al veicolo, non al conducente. Se guidi un’auto non tua, devi essere incluso nella polizza come conducente abituale o occasionale, altrimenti la copertura potrebbe essere annullata in caso di sinistro.
Il certificato assicurativo: lo devi portare in auto?
No, non devi esporlo sul parabrezza. La vecchia pratica del bollino blu è stata abolita da anni. Ma devi averlo con te. Può essere cartaceo, o digitale sul tuo smartphone. Le forze dell’ordine possono chiedertelo in qualsiasi momento, anche se sei fermo in un parcheggio. Se non lo hai, ti fermano, ti fanno una multa da 150 euro e ti danno 5 giorni per produrre la prova. Se non la porti entro quel tempo, la sanzione sale a 860 euro. E se la polizza è scaduta da più di 15 giorni, scatta il fermo amministrativo.
La buona notizia? Ora la maggior parte delle compagnie invia la polizza via email e permette di scaricare un PDF firmato digitalmente. Basta aprirlo sul cellulare e mostrarlo all’agente. Funziona perfettamente. Non serve stamparlo. Ma tieni un backup su un altro dispositivo, o salvalo su Google Drive. Perché se il tuo smartphone si scarica, non puoi dire “non avevo il cellulare carico” come scusa.
Come scegliere la polizza giusta nel 2025
Non basta trovare la più economica. Devi trovare la più adatta a te. Ecco i 4 passi da seguire.
- Controlla il massimale. Il minimo legale è 6,45 milioni di euro. Ma se vivi in una città grande, guidi spesso o hai un’auto di valore, considera un massimale più alto. Alcune compagnie offrono 10 o 15 milioni di euro per un extra di pochi euro al mese. È una protezione in più che potrebbe salvarti da un risarcimento personale.
 - Valuta le garanzie accessorie. La protezione legale, l’assistenza stradale 24/7 e la tutela del conducente sono le più utili. L’assistenza stradale, per esempio, ti porta a casa se hai un guasto o un pneumatico forato. Non costa molto, ma ti evita ore in autostrada con il cellulare scarico.
 - Confronta i prezzi. Nel 2025, il premio medio nazionale è intorno ai 470 euro l’anno. Ma in Sardegna puoi trovare polizze a 360 euro, mentre in Campania arrivi a 680. Perché? Perché i sinistri sono più frequenti, le riparazioni costano di più, e il rischio di furto è maggiore. Non accettare il primo preventivo. Usa un comparatore certificato IVASS come QuotazioneAssicurazione.it o Assicurazione.it. Confronta almeno tre compagnie. Il 63% di chi lo fa risparmia in media il 22%.
 - Guarda la reputazione. Il prezzo più basso non è sempre il migliore. Secondo i dati IVASS del 2024, Allianz ha il minor tasso di reclami per ritardi nei risarcimenti (1,2 ogni 1.000 polizze). UnipolSai è a 1,8. Linear Assicurazioni ha i prezzi più bassi, ma un tasso di reclami a 3,5. E su Trustpilot, Zurich Connect e Direct Line hanno molte recensioni negative per lentezza nei pagamenti. Se vuoi un risarcimento rapido, scegli chi ha una buona reputazione, anche se costa un po’ di più.
 
Le compagnie più affidabili in Italia
Il mercato è dominato da poche grandi aziende. Le prime cinque (Generali, Allianz, UnipolSai, Linear, Sara) controllano il 58,3% del mercato. Ecco cosa offrono:
| Compagnia | Quota di mercato | Prezzo medio | Tasso reclami | Punti di forza | 
|---|---|---|---|---|
| Generali | 15,2% | 12% sopra la media | 2,1 ogni 1.000 | Reputazione solida, rete capillare | 
| Allianz | 14,1% | 7% sopra la media | 1,2 ogni 1.000 | Velocità nei risarcimenti, assistenza eccellente | 
| UnipolSai | 12,7% | Media nazionale | 1,8 ogni 1.000 | Sconti fino al 15% con il box nero | 
| Linear Assicurazioni | 10,5% | 18% sotto la media | 3,5 ogni 1.000 | Prezzi più bassi, ottima per chi guida poco | 
| Sara Assicurazioni | 5,8% | Media nazionale | 2,5 ogni 1.000 | Facilità di gestione online | 
Se guidi poco (meno di 5.000 km l’anno), considera l’assicurazione a chilometri. UnipolSai e Linear la offrono. Paghi in base ai km percorsi. Per chi fa solo 3.000 km all’anno, il risparmio può arrivare al 35%. È un’ottima soluzione per chi usa l’auto solo nei fine settimana o per chi ha un’auto di riserva.
Cosa fare se la polizza scade?
La legge prevede un periodo di tolleranza di 15 giorni. Durante questo tempo, non puoi essere multato. Ma se ti fermano e la polizza è scaduta, ti danno un avviso e ti danno 15 giorni per rinnovare. Se non lo fai, la sanzione parte da 860 euro e sale fino a 3.500 euro. E il veicolo viene fermato. Non puoi più guidarlo fino a quando non hai una nuova polizza attiva.
La regola migliore? Rinnova con almeno 20 giorni di anticipo. Non aspettare l’ultimo momento. Le compagnie spesso inviano promemoria via email, ma non puoi fidarti solo di quello. Imposta un promemoria sul cellulare. Se la tua polizza scade il 15 marzo, rinnova entro il 25 febbraio. Così hai tempo per confrontare, negoziare, e non rischiare di rimanere senza copertura.
Errore comune: pensare che un’auto in garage non debba essere assicurata
Secondo l’ACI, il 12% degli italiani crede ancora che se l’auto è ferma in un box o in un cortile privato, non serve assicurarla. È falso. Dal 2023, l’obbligo vale per tutti i veicoli a motore, indipendentemente da dove sono parcheggiati. Anche se non li usi mai. Anche se sono rotti. Anche se li tieni come ricordo. Se è registrato al PRA e ha un motore, deve essere assicurato. Se non lo fai, rischi la stessa multa di chi guida senza assicurazione.
Perché questa regola? Perché in Italia ogni anno ci sono centinaia di incidenti causati da auto parcheggiate che si muovono da sole (per guasti ai freni, per mancanza di freno a mano, per errori durante il parcheggio). La legge vuole proteggere chiunque possa essere colpito, anche da un veicolo fermo.
Consiglio pratico: come risparmiare senza perdere copertura
- Usa sempre un comparatore IVASS certificato. Non fidarti dei siti che ti chiedono dati sensibili senza spiegare chi sono.
 - Installare un box nero (telematica) ti fa risparmiare fino al 15%. Se guidi bene, la compagnia lo sa e ti premia.
 - Se hai più auto in famiglia, chiedi se puoi unire le polizze. Spesso ci sono sconti per famiglie con più veicoli.
 - Non cancellare automaticamente la copertura kasko se hai un’auto vecchia. A volte, riparare un’auto di 10 anni costa meno di comprarne una nuova. La kasko può essere ancora utile.
 - Chiedi sempre se ci sono costi nascosti. Alcune compagnie aggiungono tasse o commissioni che non compaiono nel preventivo iniziale. Leggi sempre il contratto prima di firmare.
 
La RC Auto non è un costo, è un investimento. Non la paghi per te. La paghi per chi potrebbe essere ferito a causa di un tuo errore. E in un Paese dove i sinistri sono in aumento (il costo medio di un sinistro è salito del 7,2% nel 2023), avere una copertura adeguata non è un lusso. È una responsabilità.
La RC Auto copre i danni al mio veicolo?
No, la RC Auto copre solo i danni causati a terzi: persone, altri veicoli o beni. Il danno alla tua auto non è coperto. Per proteggere il tuo veicolo, devi aggiungere garanzie accessorie come la kasko o la tutela del conducente.
Devo portare il certificato assicurativo in auto?
Non devi esporlo sul parabrezza, ma devi averlo con te. Può essere cartaceo o digitale sul tuo smartphone. Le forze dell’ordine possono chiedertelo in qualsiasi momento. Se non lo hai, rischi una multa di 150 euro e, se non lo porti entro 5 giorni, la sanzione sale a 860 euro.
Posso assicurare un’auto che non è di mia proprietà?
Sì, se sei un familiare entro il quarto grado o convivente. Il contraente non deve essere il proprietario, ma deve far parte dello stesso nucleo familiare. L’importante è che il veicolo sia correttamente registrato al PRA e che il contraente sia indicato in polizza.
Cosa succede se la mia polizza scade e non la rinnovo?
Hai 15 giorni di tolleranza. Durante questo periodo non sei sanzionato. Ma dopo, puoi essere multato da 860 a 3.500 euro e il veicolo viene fermato amministrativamente. Non puoi più guidarlo fino a quando non hai una nuova polizza attiva.
L’assicurazione a chilometri conviene?
Sì, se guidi poco (meno di 5.000 km l’anno). Compagnie come UnipolSai e Linear offrono polizze basate sui km percorsi. Puoi risparmiare fino al 35% rispetto a una polizza tradizionale. È ideale per chi usa l’auto solo nei fine settimana o ha un’auto di riserva.