Da gennaio 2025, non puoi più uscire con la moto senza questi 4 accessori
Se guidi una moto in Italia, devi sapere una cosa: dal 1° gennaio 2025, le regole sono cambiate per sempre. Non basta più metterti il casco e partire. Ora devi avere un giubbino certificato, dei guanti adatti, degli stivali sicuri e persino un triangolo di emergenza. Sì, proprio come in auto. E se non li hai, rischi una multa da 89 euro e la sottrazione di 2 punti dalla patente. Ma oltre alla multa, c’è qualcosa di più importante: la tua vita.
Secondo i dati dell’ISTAT del 2024, il 78% degli incidenti mortali con motociclisti coinvolge lesioni alla testa o alla colonna. Eppure, la maggior parte degli incidenti non avviene a 120 km/h su un’autostrada. Succede a 40 km/h, in città, mentre cambi corsia o eviti un’auto che apre la portiera. È lì che il giubbino protettivo fa la differenza. Non è un optional. È l’ultima barriera tra te e un ospedale.
Casco: non è più solo ECE 22.05, devi passare alla 22.06
Il casco è sempre stato obbligatorio, ma da gennaio 2025, il vecchio standard ECE 22.05 non è più sufficiente. Devi avere un casco certificato ECE 22.06. Perché questa differenza? Perché la 22.06 introduce test di impatto rotazionale che simulano gli urti a angolo, quelli che causano lesioni cerebrali. I caschi vecchi non li superano.
La visiera deve essere in policarbonato da 3,2 mm e resistere a un impatto di 15 joule - l’equivalente di un sasso da 200 grammi lanciato a 80 km/h. La prova di penetrazione con una punta d’acciaio da 3 kg caduta da 3 metri? È diventata obbligatoria. Non è un esercizio teorico: è ciò che succede quando un pezzo di asfalto vola e ti colpisce in faccia.
Un casco ECE 22.06 di base costa da 200 euro in su. Il Shark Ridill, molto popolare tra i motociclisti italiani, ha una valutazione media di 4,5 su 5 con quasi 900 recensioni. Il 78% degli acquirenti lo definisce “il miglior rapporto qualità-prezzo per le nuove norme”. Se hai un casco ECE 22.05 comprato prima del 31 dicembre 2024, puoi usarlo fino alla fine del 2025. Dopo, niente più eccezioni.
Giubbino protettivo: l’accessorio che salva la schiena e le braccia
Questo è il cambiamento più grande. Fino al 2024, in Italia, non era obbligatorio. Ora lo è. Il giubbino deve essere certificato CE Level 2 secondo la norma UNI EN 17092:2020. Non basta un giubbino da moto con un tessuto spesso. Deve avere protezioni integrate su spalle, gomiti, schiena e fianchi in grado di assorbire impatti superiori a 20 kN.
Per capire cosa significa: 20 kN è l’equivalente di un peso di 2 tonnellate che ti cade addosso per un istante. È ciò che succede quando sbatti contro il terreno o un’auto. Senza queste protezioni, il 65% delle fratture alle clavicole e il 58% delle lesioni alla colonna vertebrale si potrebbero evitare. Lo dice il Dainese Research Center.
Il giubbino Dainese Aguardo Air, uno dei più venduti, costa 180 euro. Alpinestars Andes Textile, con ottima ventilazione, è a 220 euro. Ma attenzione: non tutti i giubbini sono uguali. Quelli con certificazione CE Level 2 hanno un’etichetta con il numero di certificazione (es. 0481 IMQ). Se non lo vedi, non è legale. E se lo compri su un mercatino o da un venditore online non autorizzato? Potresti pensare di aver risparmiato, ma in realtà hai rischiato la vita.
Guanti, stivali e triangolo: gli accessori che nessuno vuole ma tutti devono avere
Guanti e stivali non sono nuovi, ma ora devono essere certificati. I guanti devono rispettare la norma EN 13594:2015: devono resistere all’abrasione per almeno 7,5 secondi a 25 km/h. Cioè, se scivoli sull’asfalto, non si strappano come carta. I modelli come gli Alpinestars SP-8 V2 costano circa 70 euro e hanno una valutazione di 4,4 su 5 su Amazon.
Gli stivali devono avere una suola che resiste a oltre 100.000 cicli di flessione. Sì, significa che non si rompono dopo 6 mesi di uso. I Sidi Crossfire 3, tra i più popolari, costano 220 euro. Non sono economici, ma sono progettati per durare anni.
E il triangolo? Sì, anche quello. Dal 2025, ogni moto deve trasportare un triangolo di segnalazione di 50x50 cm, con superficie riflettente di classe 1. Deve essere visibile a 20 metri di distanza. Il prezzo? Circa 25 euro. Non è un optional. Se la polizia ti ferma e non lo trovi, ti multa. E se ti fermi in autostrada per un guasto e non lo metti? Sei in grave pericolo.
Budget complessivo: da 850 euro a oltre 2.500 - cosa ti serve davvero
Il budget minimo per essere in regola? 850 euro. Ecco come si distribuisce:
- Casco ECE 22.06: 200-300 euro
- Giubbino CE Level 2: 180-250 euro
- Guanti certificati: 70-120 euro
- Stivali certificati: 220-300 euro
- Triangolo di segnalazione: 25 euro
Questo è l’equipaggiamento base. Ma se vuoi qualcosa di più sicuro? Allora devi pensare agli airbag integrati. Il Dainese Smart Jacket, con airbag che si attiva in 30 millisecondi, costa 599 euro. Con questo, il budget sale a 1.800 euro. E se vuoi tutto di alta gamma - casco premium, giubbino con ventilazione avanzata, stivali in pelle di prima scelta - puoi arrivare a 2.500 euro o più.
Ma non è tutto denaro sprecato. Secondo un’indagine di MOTONLINE.IT su 2.500 motociclisti, il 68% ha approvato le nuove norme. Il 41% ha già comprato il giubbino. E chi ha avuto un incidente? Dice: “Senza il giubbino, avrei avuto 45 giorni di prognosi. Con lui, solo qualche livido.”
Le critiche: troppo costoso? Troppo caldo?
Non tutti sono d’accordo. Il professor Marco Fedi dell’Università La Sapienza di Roma dice che in estate, con 35°C, un giubbino protettivo diventa insopportabile. E ha ragione. I test di MOTORADUNO.IT hanno rilevato che la temperatura interna può salire a 38°C. Per questo, molti hanno comprato modelli con ventilazione avanzata - e pagato di più. Il Dainese Air Frame, con 7 canali di ventilazione, costa 320 euro.
Ma la domanda vera è: preferisci pagare 200 euro in più per un giubbino che ti tiene fresco, o rischiare una frattura alla schiena e 6 mesi di riabilitazione? Le statistiche dicono che il 73% delle ferite alle braccia e alle spalle si evita con il giubbino certificato.
La Federazione Motociclistica Italiana teme che i costi allontaneranno i nuovi motociclisti. Ma i dati mostrano che il mercato dell’abbigliamento protettivo crescerà del 37% nel 2025. Le persone stanno comprando. Perché? Perché hanno capito che non si tratta di legge. Si tratta di sopravvivenza.
Come verificare che un accessorio sia legale
Non fidarti solo del nome del marchio. Controlla sempre:
- Il marchio CE sulla confezione o sull’etichetta interna
- La norma specifica: ECE 22.06, EN 17092:2020 Level 2, EN 13594:2015
- Il numero di certificazione dell’ente accreditato (es. IMQ, TÜV, CERTIMOTOR)
Se non trovi queste informazioni, non comprare. Il Decreto Legislativo 206/2005 (Codice del Consumo) ti dà diritto a chiedere la copia della certificazione prima dell’acquisto. I punti vendita autorizzati devono esporla. Se ti rifiutano, segnala l’attività.
Il futuro: airbag obbligatori dal 2027
Non è finita qui. La Commissione Europea ha già annunciato che dal 2027, le moto sopra i 500 cc dovranno avere l’airbag integrato obbligatorio. Il prezzo medio di questi sistemi è di 550 euro. Il mercato crescerà dal 5% al 22% entro il 2026. Chi compra oggi un giubbino con airbag integrato, non solo è in regola, ma è già avanti di due anni.
Entro il 2030, le nuove norme UE prevedono una riduzione del 35% delle lesioni gravi tra i motociclisti. Un risparmio di 217 milioni di euro all’anno per il sistema sanitario. E tu? Vuoi essere parte di quel 35% in meno, o vuoi rischiare di essere tra i numeri?
Se ho un casco ECE 22.05, posso usarlo dopo il 2025?
Sì, ma solo fino al 31 dicembre 2025, e solo se l’hai acquistato prima del 31 dicembre 2024. Dopo quella data, anche i caschi ECE 22.05 saranno illegali. Non c’è proroga oltre il 2025.
Posso usare un giubbino da lavoro o da sci come protezione?
No. Solo i giubbini certificati CE Level 2 secondo la norma UNI EN 17092:2020 sono legali. Un giubbino da lavoro o da sci non ha le protezioni integrate, non è testato per gli impatti motociclistici e non ha l’etichetta di certificazione. Non ti proteggerà e ti farà multare.
Il triangolo deve essere montato sulla moto o basta averlo in borsa?
Deve essere trasportato a bordo, in un luogo facilmente accessibile. Non serve montarlo, ma devi poterlo prendere in pochi secondi. Se la polizia ti ferma e lo trova in un baule chiuso, potrebbe considerarlo non disponibile e applicare la sanzione.
Se abito in Sicilia e fa sempre caldo, devo comunque indossare il giubbino?
Sì. Le norme non prevedono eccezioni per il clima. Anche in estate, devi indossare il giubbino certificato. La soluzione è scegliere modelli con ventilazione avanzata, tessuti tecnici e inserti traspiranti. Non esiste un’alternativa legale.
Posso acquistare gli accessori online da un sito straniero?
Sì, ma solo se il prodotto ha le certificazioni europee (CE) e le norme italiane (UNI EN). Controlla che il sito riporti chiaramente le certificazioni e i numeri di certificazione. Se non li trovi, non comprare. I prodotti senza certificazione non sono legali, anche se arrivano da un paese UE.