
Cosa leggere su una confezione di farmaci: guida pratica e checklist 2025
Gli errori con i farmaci a casa succedono spesso perché leggiamo di corsa la scatola o saltiamo il foglio illustrativo. L’OMS ha lanciato l’iniziativa “Medication Without Harm” proprio per ridurre questi sbagli domestici. Qui trovi una guida pratica e concreta: niente gergo, solo ciò che ti serve per scegliere il farmaco giusto, alla dose giusta, nel momento giusto. Ecco esattamente cosa leggere confezione farmaci per evitare errori, doppioni o interazioni fastidiose.
TL;DR / Cosa guardare subito
Se hai poco tempo, fai questo mini‑controllo in 30 secondi prima di prendere una dose:
- Nome e principio attivo + dosaggio: conferma che sia il farmaco e la forza che ti hanno consigliato (es. ibuprofene 200 mg, non 600 mg).
- Indicazione e posologia: verifica a cosa serve e quante compresse/gocce prenderti, ogni quanto e per quanto.
- Avvertenze chiave: allergie note, gravidanza/allattamento, guida, alcol, malattie o farmaci con cui può interagire.
- Scadenza, lotto e stato della confezione: non usare se scaduto, danneggiato o manomesso; controlla come conservarlo.
- Foglio illustrativo (bugiardino): tienilo a portata e leggi le sezioni “Quando non deve essere usato”, “Come prendere”, “Possibili effetti indesiderati”.
Guida passo‑passo alla confezione e al foglio illustrativo
La confezione non è solo “la scatola”. È un set di indizi utili: fronte, lati, blister/flacone e bugiardino. In Italia, l’etichettatura segue il D.lgs. 219/2006 e i template EMA (QRD). L’AIFA supervisiona. Questo significa che le informazioni chiave ci sono sempre: dobbiamo solo sapere dove cercarle.
Routine rapida in 5 mosse:
- Fronte della scatola: leggi nome commerciale e principio attivo, dosaggio (es. 500 mg), forma (compresse, sciroppo, gocce), numero di unità. Se porti lenti o hai luce scarsa, usa la torcia del telefono.
- Lato corto/lungo: cerca AIC (codice del medicinale), numero di lotto (LOT), scadenza (EXP) e condizioni di conservazione (es. “non conservare a temperatura superiore a 25°C” o “2-8°C”). Nota: se la scadenza è mese/anno, è valida fino all’ultimo giorno del mese indicato.
- Retro o lato: verifica la classificazione: senza ricetta (OTC), senza obbligo ma non pubblicizzabili (SOP), con ricetta (Rx). Questo ti dice anche il “peso” delle avvertenze e il motivo di eventuali limiti di vendita.
- Dentro: prendi il blister o il flacone e confronta dosaggio e principio attivo con la scatola. I blister riportano LOT/EXP: importante se separi le compresse.
- Foglio illustrativo: è il cuore. Leggi, nell’ordine: “Che cos’è e a cosa serve”, “Cosa deve sapere prima di prendere…”, “Come prendere”, “Possibili effetti indesiderati”, “Come conservare”.
Come leggere bene il bugiardino senza perdersi:
- Scorri gli elenchi di “non usare se…” e cerca allergie note, età minima, gravidanza/allattamento, malattie (es. ulcera, insufficienza renale/epatica, asma, ipertensione).
- Posologia: controlla dose singola e dose massima giornaliera, intervallo tra le dosi e durata. Occhio a mg vs ml: i cucchiaini non sono precisi, usa siringa dosatrice o misurino.
- Interazioni: guarda i nomi classe (anticoagulanti, antidepressivi, FANS, antiaggreganti, antidiabetici, antiaritmici). Se prendi più farmaci, chiedi al farmacista di verificare.
- Effetti indesiderati: concentrati su quelli seri ma rari e su quelli comuni che richiedono stop (es. eruzione cutanea improvvisa, edema, difficoltà respiratoria, sangue nelle feci). Tieni a mente le “bandiere rosse”.
- Conservazione: alcune formulazioni cambiano durata dopo l’apertura o la ricostituzione (antibiotici in sospensione, colliri, sciroppi). Segna la data di apertura sul flacone con un pennarello.
Regole d’oro rapide:
- Se vedi il principio attivo uguale in due farmaci diversi, non raddoppiare: potresti sovradosare senza volerlo (classico con paracetamolo e con più sciroppi “influenza”).
- Le compresse a rilascio prolungato (CR, SR, MR, RP) non si spezzano né si masticano, salvo indicazione specifica.
- Un farmaco con la stessa dose ma forma diversa non è equivalente nella pratica (es. 500 mg compresse vs 500 mg bustine a rilascio modificato).
- Se l’inchiostro della scadenza è sbiadito o il sigillo rotto, non usarlo: riportalo in farmacia per smaltimento sicuro.
Nota di sicurezza basata su fonti ufficiali: le etichette e i fogli illustrativi sono approvati da AIFA/EMA e aggiornati quando cambia la sicurezza d’uso. Per dubbi, i documenti ufficiali (RCP per i professionisti e foglio illustrativo per i pazienti) sono i riferimenti validi in Italia.

Esempi pratici, simboli e differenze (OTC, SOP, Rx)
Capire la confezione è più facile con esempi reali. Immagina di avere in mano due prodotti diversi.
Esempio 1 - analgesico da banco (OTC):
- Scatola: “Ibuprofene 200 mg compresse rivestite, 24 compresse, OTC”.
- Da leggere: principio attivo (ibuprofene), dose (200 mg), indicazione (dolore lieve-moderato, febbre), posologia (adulti: 200-400 mg ogni 6-8 ore; dose massima giornaliera indicata nel foglio), avvertenze (ulcera, asma, uso con anticoagulanti/antiaggreganti), conservazione (“≤25°C”).
- Quando evitarlo: gravidanza terzo trimestre, ulcera attiva, allergia ai FANS, associazione con altri FANS.
- Trucchetto pratico: se 200 mg non bastano e il foglio consente 400 mg, meglio assumere una compressa da 400 mg (se disponibile) anziché due da 200 mg ripetute troppo ravvicinate.
Esempio 2 - antibiotico con ricetta (Rx):
- Scatola: “Amoxicillina/acido clavulanico 875 mg/125 mg - compresse”.
- Da leggere: doppio principio attivo, dose combinata 875/125 mg, posologia prescritta (es. 1 compressa ogni 12 ore per 5-7 giorni), avvertenze (diarrea, reazioni allergiche), interazioni (anticoagulanti orali), conservazione.
- Dettaglio critico: se ti danno un flacone da ricostituire per bambini, dopo aver aggiunto l’acqua la soluzione dura tipicamente 7-14 giorni in frigo (controlla il foglio per il numero esatto e la temperatura).
- Non interrompere prima del tempo prescritto, anche se stai meglio, per evitare ricadute o resistenze.
Simboli e diciture utili che potresti incontrare:
- Braille: nome e dosaggio sul fronte della scatola, obbligatorio in Italia per l’accessibilità.
- LOT / EXP: lotto e scadenza. Lotto = “identità” di produzione; serve in caso di richiami.
- Codice AIC: identifica in modo univoco il medicinale in Italia; di solito vicino al codice a barre.
- “Senza lattosio” o eccipienti evidenziati: controlla la sezione “Eccipienti con effetti noti” nel foglio illustrativo (glucosio, saccarosio, sodio, etanolo, arachidi/soia, coloranti).
- “Medicinale di automedicazione” (OTC) vs “SOP” vs “RNR” (ricetta non ripetibile): cambia la disponibilità e spesso il livello di controllo medico richiesto.
- CE: attenzione, il marchio CE è tipico dei dispositivi medici, non dei medicinali. Se vedi CE su un collirio o una soluzione, probabilmente è un dispositivo, non un farmaco.
Perché contano queste differenze? Perché ti dicono quanto puoi gestire da sola/o e quando serve il medico. Un SOP può aiutare molto, ma se la febbre dura oltre 3 giorni o il dolore non passa con le dosi massime permesse, è tempo di rivalutare con un professionista.
Checklist rapide, regole d’oro e tabella utile
Hai bisogno di una bussola veloce? Usa queste checklist. Stampale e attaccale nell’armadietto dei farmaci.
Checklist “Prima dose” (30 secondi):
- S - Sostanza: qual è il principio attivo? Già lo sto prendendo con un altro nome?
- T - Tipo/dose: forma giusta e dosaggio giusto per età/peso/condizione?
- O - Obiettivo: a cosa mi serve ora? È davvero indicato per il mio sintomo?
- P - Precauzioni: allergie, gravidanza/allattamento, guida, alcol, interazioni con i miei farmaci?
- Tempo: ogni quanto e per quanto? Ho impostato un promemoria?
Checklist “Bambini”:
- Usa dosi calcolate sul peso, non sull’età (salvo indicazioni diverse nel foglio).
- Preferisci siringa dosatrice ai cucchiaini. Se mancano strumenti, chiedi in farmacia.
- Controlla eccipienti: sorbitolo può dare diarrea; attenzione a etanolo negli sciroppi.
- Se vomita subito dopo la dose, verifica nel foglio cosa fare (spesso: se entro 15 minuti, si può ripetere; ma dipende dal farmaco).
Checklist “Quando fermarsi e chiedere aiuto”:
- Orticaria, gonfiore del viso/labbra, respiro corto: sospendi e chiama aiuto.
- Dolore che non passa o peggiora nonostante la dose massima consentita.
- Febbre alta che dura più di 3 giorni negli adulti o 48 ore nei bambini (o prima se molto piccoli).
- Sangue nelle feci, vomito a getto, confusione, ittero, riduzione drastica della diuresi.
Regole d’oro per non sbagliare posologia:
- Non anticipare mai un intervallo minimo: se è ogni 8 ore, non prendere dopo 6 “perché fa ancora male”.
- Non superare la dose massima giornaliera, nemmeno distribuendola diversamente.
- Se dimentichi una dose: leggi la sezione dedicata del foglio. In generale, niente “doppia dose” per recuperare, salvo indicazione specifica.
Quanto dura dopo l’apertura? Dipende. Ecco dove trovare le info e qualche valore tipico da prendere solo come riferimento, poi conferma sul foglio:
Informazione | Dove leggerla | Cosa cercare | Note pratiche |
---|---|---|---|
Nome, principio attivo, dosaggio | Fronte scatola, blister/flacone | Es. “Paracetamolo 500 mg” | Attenzione ai look‑alike: stessa grafica, dosi diverse |
Indicazioni | Foglio illustrativo (1. Che cos’è e a cosa serve) | Dolore, febbre, allergia, ecc. | Se il tuo sintomo non è elencato, non usarlo in automedicazione |
Posologia | Foglio (3. Come prendere) | Dose, intervallo, durata | Controlla la dose massima giornaliera |
Avvertenze/controindicazioni | Foglio (2. Cosa deve sapere prima di...) | Allergie, gravidanza, patologie | Interazioni con anticoagulanti, antidepressivi, FANS, ecc. |
Scadenza (EXP) | Lato scatola, blister/flacone | Mese/anno o data completa | Se Mese/Anno, valido fino all’ultimo giorno del mese |
Lotto (LOT) | Lato scatola, blister/flacone | Codice alfanumerico | Utile per richiami e segnalazioni |
Conservazione | Scatola e foglio (5. Come conservare) | Es. “≤25°C”, “2-8°C” | Evita bagno/caldaia; per frigo usare ripiano centrale |
Durata post‑apertura | Foglio (5. Come conservare) | Es. colliri 28 giorni | Antibiotici ricostituiti: spesso 7-14 giorni in frigo |
Eccipienti con effetti noti | Foglio (6. Contenuto della confezione) | Lattosio, sodio, etanolo, sorbitolo, arachidi/soia | Cruciali per intolleranze, diete iposodiche, alcol |
Pro tip: crea una scatola “in uso” con i farmaci aperti e segna la data di apertura. Quando superi la durata post‑apertura, smaltisci in farmacia.

Mini‑FAQ e cosa fare nei casi particolari
Domande che arrivano spesso al banco in farmacia e durante le visite. Risposte dirette, basate su fonti AIFA/EMA e buone pratiche cliniche.
Posso prendere un farmaco scaduto?
Meglio di no. La potenza può calare e la sicurezza non è garantita. Se la scadenza è “06/2026”, è utilizzabile fino al 30 giugno 2026. Colliri e sciroppi, una volta aperti, hanno una loro “seconda scadenza”: conta quella.
Che cos’è il numero di lotto e perché mi interessa?
Il lotto identifica la “partita” di produzione. Se un lotto viene richiamato da AIFA, puoi verificare se il tuo prodotto è coinvolto. Per questo conviene non buttare la scatola finché non finisci la terapia.
Posso spezzare o schiacciare le compresse?
Solo se il foglio illustrativo lo consente e se hanno la tacca di frattura. Niente manomissioni per compresse a rilascio modificato (CR, SR, MR, RP) o gastroresistenti: cambiano assorbimento e sicurezza.
Generico o di marca: cambia qualcosa?
Stesso principio attivo, dose, forma e bioequivalenza. Possono cambiare eccipienti, colore, forma. Se hai intolleranze specifiche, leggi la sezione “Eccipienti con effetti noti”.
OTC vs SOP vs Rx: cosa cambia per me?
OTC: automedicazione, pubblicizzabili, per disturbi lievi. SOP: senza ricetta ma non pubblicizzabili, comunque da usare con giudizio. Rx: solo su prescrizione, seguendo le indicazioni del medico; a volte con limitazioni (RNR, RR). In dubbio, chiedi al farmacista.
Posso guidare dopo aver preso questo farmaco?
Controlla simboli/avvertenze: antistaminici vecchia generazione, ansiolitici, oppioidi e alcuni antitussivi possono dare sonnolenza. Se il foglio parla di “capacità di guidare e usare macchinari”, prendilo sul serio.
Alcol: sì o no?
Meglio no con sedativi, antistaminici, oppioidi, metronidazolo e molti analgesici: aumenta sonnolenza o effetti collaterali. Se il foglio sconsiglia l’assunzione con alcol, evita.
Sono incinta o sto allattando: come mi regolo?
Verifica sempre la sezione dedicata del foglio. Molti farmaci comuni hanno alternative più sicure in gravidanza/allattamento. In caso di dubbio, parla con il medico o il consultorio. Evita l’automedicazione “a memoria”.
Ho perso il foglio illustrativo, come faccio?
Chiedi al farmacista o cerca la scheda del medicinale nel portale AIFA. I fogli ufficiali sono aggiornati e approvati. Evita blog o forum non verificati per le posologie.
Il flacone è stato al caldo in auto: è ancora valido?
Il caldo eccessivo può degradare il farmaco. Se è stato oltre 30-40°C per ore, meglio sostituirlo, specie se è una sospensione, un collirio o un ormone.
Interazioni: come le controllo in pratica?
Porta in farmacia l’elenco dei farmaci (con dosi), integratori e prodotti erboristici. Interazioni classiche: anticoagulanti orali con FANS; IMAO con decongestionanti; litio con FANS; IPP e alcuni antifungini; paracetamolo con eccesso di alcol. Una verifica di 2 minuti evita problemi di giorni.
Integratori e “naturali”: devo leggerli allo stesso modo?
Sì: controlla principio attivo, dose, avvertenze, interazioni e conservazione. “Naturale” non significa automaticamente sicuro con i tuoi farmaci (es. iperico e contraccettivi/anticoagulanti).
Consigli finali super pratici, da chi legge etichette per lavoro:
- Foto alla scatola e al foglio: crea un album “Farmaci” sul telefono. Torna utile quando sei fuori casa.
- Etichetta fai‑da‑te: scrivi a penna su un lato “Dose - Intervallo - Max - Note” (es. “1 cpr x 3/die, max 3 giorni”).
- Armadio “clima neutro”: niente bagno, meglio una mensola chiusa in salotto/camera, lontano da luce e fonti di calore.
- Smaltimento: mai nel lavandino o nell’indifferenziata. Usa il contenitore farmaci scaduti in farmacia.
Affidabilità delle informazioni: i contenuti sui fogli illustrativi e sulle etichette derivano da documenti approvati da AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e EMA, seguono i template QRD e la normativa italiana. Quando emergono nuove evidenze di sicurezza, AIFA aggiorna i testi. Se la tua confezione è molto vecchia, confronta il foglio con la versione più recente disponibile.
Ti lascio una mini “decision tree” mentale:
- Ho il sintomo X. Il farmaco Y lo tratta? Se sì →
- Ho controindicazioni/interazioni? Se no →
- La dose/forma è adatta a me/alla mia età/peso? Se sì →
- Ho capito intervallo e durata? Se sì →
- È integro, non scaduto, conservato bene? Se sì → Ok, prendi la dose.
Se in uno di questi passaggi rispondi “non sono sicuro/a”, fermati e chiedi al farmacista o al medico. È il modo più semplice per evitare guai.
Fonti autorevoli citate: AIFA (schede e fogli illustrativi approvati, etichettatura), EMA (template QRD e RCP), OMS (iniziativa “Medication Without Harm”).