Cosa significa iscrivere una moto storica all’ASI?
Se hai una moto d’epoca che ha superato i 20 anni, l’iscrizione all’Automotoclub Storico Italiano (ASI) non è solo un gesto d’amore per il passato: è una scelta pratica che può farti risparmiare soldi ogni anno. L’ASI è l’ente ufficiale riconosciuto dal CONI per tutelare i veicoli storici in Italia. Non si tratta di un semplice club: ottenere il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica (CRS) ti dà diritto a vantaggi fiscali, assicurativi e di circolazione che non hai se la moto resta “normale”.
Requisiti per iscrivere la tua moto storica all’ASI
Non basta che la moto sia vecchia. L’ASI controlla con attenzione l’originalità e lo stato di conservazione. Ecco cosa devi avere:
- Età minima di 20 anni dalla data di prima immatricolazione (non dalla data di produzione). Una Moto Guzzi 1983 va bene, una Yamaha del 2005 pure, se rispetta gli altri requisiti.
- Originalità delle componenti: telaio, motore, serbatoio, sella, manubrio e ruote devono essere quelli originali o sostituiti con pezzi identici, dello stesso anno o compatibili. Se hai montato un motore di un’altra moto, anche se perfettamente funzionante, potresti essere rifiutato.
- Condizioni di conservazione: la moto deve essere in “ottime condizioni” o bene restaurata. Non serve essere lucida come un specchio, ma non può avere ruggine strutturale, parti mancanti o modifiche abusive.
- Funzionante e regolare: deve poter circolare in sicurezza, essere assicurata e aver superato la revisione. L’ASI non iscrive “musei ambulanti”.
Attenzione: dal 2024, per accedere alle agevolazioni fiscali (come il bollo ridotto), la moto deve avere almeno 32 anni. Ma per l’iscrizione ASI, i 20 anni rimangono. Questo significa che puoi iscriverti ora, ma se la tua moto ha 25 anni, potrai godere dei vantaggi fiscali solo tra 7 anni.
Documenti necessari per la pratica
Prima di presentare la domanda, prepara questi documenti:
- Copia del libretto di circolazione
- Copia del certificato di proprietà o foglio complementare
- Copia del tuo documento d’identità e codice fiscale
- Almeno 6 fotografie dettagliate: vista frontale, posteriore, laterale, motore, telaio, interni e targa originale
Le foto sono fondamentali. Un perito ASI le guarda per verificare l’originalità. Se il motore ha un numero di serie non corrispondente al libretto, o se il serbatoio è stato sostituito con uno di un altro modello, la pratica viene bloccata. Non usare foto scattate con lo smartphone in garage: meglio una fotografia professionale, con luce naturale e sfondo neutro.
Come si fa l’iscrizione? Passo dopo passo
L’ASI non accetta domande dirette. Devi passare da un club federato. In Italia ce ne sono oltre 400. Il processo è semplice:
- Trova il club ASI più vicino a te (usa la mappa interattiva su asifed.it).
- Contattalo e chiedi di iscriverti come socio (costo annuale: 41,32€).
- Consegna i documenti e le foto. Il club ti darà un modulo da compilare.
- Paga la quota di iscrizione al registro: 60€ per la prima volta, 10€ in più se devi reimmatricolare la moto.
- Il club invia la pratica all’ASI. Il tempo medio di risposta è di 30-45 giorni lavorativi.
- Ricevi il Certificato di Rilevanza Storica (CRS) e la Carta ASI di Storicità.
Da gennaio 2023, tutto può essere inviato online: la piattaforma digitale dell’ASI ha ridotto i tempi di attesa del 50%. Non devi più fare file in ufficio.
Vantaggi concreti dell’iscrizione ASI
Perché vale la pena spendere 100€ circa e perdere un paio di settimane? Ecco cosa ottieni:
- Bollo auto ridotto o esente: per le moto con oltre 32 anni, il bollo è calcolato su una base minima. Per una 125cc, potresti pagare 20-30€ all’anno invece di 80-120€. Per una 750cc, il risparmio può arrivare a 150€ l’anno.
- Assicurazione più economica: le polizze per veicoli storici costano il 30-40% in meno rispetto a quelle normali. Un’analisi di Aniasa del 2022 ha confermato che il premio medio per una moto storica iscritta all’ASI è di 180€ l’anno, contro 300€ per una moto normale della stessa cilindrata.
- Trasferimento di proprietà più economico: se vendi la moto, la tassa di passaggio di proprietà è di soli 25,82€ (per le moto), contro i 300-500€ delle auto normali.
- Accesso a raduni e viaggi internazionali: con la FIVA Card (inclusa nell’iscrizione), puoi partecipare a eventi in oltre 70 paesi. La carta contiene foto, dati tecnici e una dichiarazione di originalità riconosciuta in tutta Europa.
ASI vs FMI: quale scegliere per le moto storiche?
Non è l’unica opzione. La Federazione Motociclistica Italiana (FMI) ha il suo Registro Storico, specializzato solo per moto, ciclomotori e tricicli. Ecco la differenza:
| Caratteristica | ASI | FMI |
|---|---|---|
| Costo tessera annuale | 41,32€ | 55€ |
| Agevolazioni fiscali | Sì (con 32+ anni) | Sì (con 32+ anni) |
| Assicurazioni speciali | Sì (con partner ASI) | Sì (con partner FMI) |
| Requisiti di originalità | Strittissimi | Leggermente più flessibili |
| Specializzazione | Auto e moto | Solo moto |
| Riconoscimento internazionale | FIVA Card inclusa | No FIVA Card |
Se sei un appassionato di moto e vuoi partecipare a raduni internazionali, l’ASI è più completo. Se vuoi una certificazione più veloce, con meno burocrazia e non ti interessa viaggiare all’estero, la FMI è una buona alternativa. Ma attenzione: solo l’ASI rilascia la FIVA Card, fondamentale se vuoi portare la tua moto in Francia, Germania o Svizzera.
Come calcolare se vale la pena iscriversi?
Non è un investimento per tutti. Ecco un esempio reale:
- Moto Guzzi 850 California 1982: bollo annuale normale = 110€, assicurazione = 320€. Con ASI: bollo = 30€, assicurazione = 180€. Risparmio annuo = 220€. Costo iscrizione = 100€. Recupero in 6 mesi.
- Piaggio Beverly 2003: bollo normale = 32€, assicurazione = 150€. Con ASI: bollo = 32€ (non cambia), assicurazione = 100€. Risparmio annuo = 50€. Costo iscrizione = 100€. Recupero in 2 anni.
Secondo un’indagine di Aniasa del 2022, il 78% degli iscritti ha recuperato i costi entro 2-3 anni. Ma se la tua moto è già a basso costo di gestione, o se la usi solo 3 volte l’anno, potresti non guadagnarci. Fai due conti: somma il bollo e l’assicurazione degli ultimi 3 anni. Se supera i 150€ l’anno, l’iscrizione vale la pena.
Problemi comuni e come evitarli
Il 28% delle richieste rifiutate da ASI è per problemi di originalità. Ecco cosa va evitato:
- Peccati di originalità: montare un motore di un’altra moto, anche se “dello stesso anno”, è un no assoluto. Il motore deve essere quello originale, con numero di serie corrispondente al libretto.
- Sostituzioni non autorizzate: una sella in pelle originale va bene. Una sella in PVC con stampa “stile anni ‘70” no. Un cambio moderno? No. Anche se più efficiente, non è ammesso.
- Documentazione incompleta: manca una foto del telaio? La pratica viene bloccata. Fai le foto con attenzione, e conserva copie dei documenti.
Se hai dubbi, consulta un perito ASI. Il costo è tra 80€ e 120€, ma ti evita di perdere tempo e soldi. Alcuni club offrono visite gratuite ai soci. Chiedi.
Il futuro delle moto storiche in Italia
Il mercato delle moto storiche cresce. Nel 2022, le moto iscritte all’ASI sono aumentate del 14,3%, arrivando a 38.500 unità. Le giapponesi degli anni ‘70 e ‘80 (Honda CB750, Yamaha XS750) hanno superato le italiane in crescita. Perché? Perché sono affidabili, più economiche da mantenere e hanno un valore di mercato stabile: in media 12.500€ a moto.
L’ASI sta lavorando con l’Unione Europea per creare un registro unico entro il 2026. Significa che tra un paio d’anni, una moto certificata in Italia sarà riconosciuta automaticamente in Francia, Spagna o Germania. Sarà più facile viaggiare, partecipare a eventi e vendere all’estero.
Conclusione: iscriviti o no?
Se la tua moto ha più di 20 anni, è originale, e la usi anche solo per un giro il weekend, l’iscrizione ASI è una scelta intelligente. Ti fa risparmiare soldi, ti dà un riconoscimento ufficiale e ti apre un mondo di eventi e persone che condividono la tua passione. Se la moto è un oggetto da riporre in garage, non serve. Ma se la ami, e la fai girare, iscriverla non è un costo: è un investimento nel valore della tua passione.
Quanto costa iscrivere una moto storica all’ASI nel 2025?
Il costo totale è di circa 100€: 60€ per il certificato di rilevanza storica, 10€ se devi reimmatricolare la moto, e 41,32€ per la tessera annuale al club federato. Se hai già un’assicurazione storica, non ci sono costi aggiuntivi.
La mia moto ha 22 anni ma ha un motore sostituito. Posso iscriverla?
No, se il motore non è quello originale. L’ASI richiede l’originalità assoluta: il motore deve avere il numero di serie corrispondente a quello del libretto. Anche se il nuovo motore è identico e funziona bene, non è accettato. Puoi solo iscrivere la moto se riesci a reinstallare il motore originale.
Posso circolare con la moto mentre aspetto il certificato?
Sì, ma solo con la regolare assicurazione e revisione in corso. Il certificato ASI non sostituisce la carta di circolazione. Puoi guidare normalmente, ma non avrai le agevolazioni fiscali finché non ricevi il CRS. Non è un permesso di circolazione, è un riconoscimento di valore storico.
L’ASI riconosce anche le moto modificate con pezzi originali ma di anni diversi?
No. L’ASI richiede che ogni componente sia originale e risalga all’epoca di produzione della moto. Un faro di una Honda 1980 montato su una 1982 va bene, se è lo stesso modello. Ma se è di un’altra serie (es. CB750F invece di CB750K), non è accettato. La regola è: “come era, come è”. Non si accettano “mix” di anni.
Se vendo la moto iscritta all’ASI, cosa succede al certificato?
Il certificato di rilevanza storica rimane legato alla moto, non al proprietario. Il nuovo proprietario può usare il CRS senza doverlo rinnovare. Ma deve iscriversi a un club ASI per continuare a godere dei vantaggi. Il trasferimento di proprietà costa solo 25,82€, contro i 300-500€ normali.
L’ASI funziona anche per le moto elettriche d’epoca?
No. L’ASI riconosce solo veicoli con motore termico originale. Le moto elettriche, anche se riprodotte fedelmente, non rientrano nel perimetro di riconoscimento storico. Il concetto di “storicità” si basa sull’autenticità meccanica e sulla tecnologia dell’epoca.