Triangolo moto obbligatorio: cosa dice la legge e quando serve
Quando viaggi in triangolo moto obbligatorio, un dispositivo di segnalazione d’emergenza da posizionare sulla strada in caso di fermo improvviso. È noto anche come triangolo di emergenza, e la sua presenza sulle motociclette è un tema spesso mal compreso. Molti credono che, essendo una moto, non serva. Ma la legge italiana non fa distinzioni: se sei fermo su una strada a causa di un guasto, un incidente o un problema meccanico, devi segnalare la tua presenza in modo visibile. E il triangolo è uno dei modi più efficaci.
Il triangolo di emergenza, un dispositivo retroriflettente a forma di triangolo, utilizzato per avvisare gli altri veicoli di un ostacolo o un fermo pericoloso è obbligatorio per tutte le autovetture, ma per le moto? Sì, ma con un’eccezione importante: non devi portarlo a bordo, ma devi averlo disponibile e usarlo quando ti fermi su strade extraurbane o autostrade. Se ti fermi in città, su una strada urbana con illuminazione e traffico, non è obbligatorio posizionarlo. Ma se sei su una superstrada, in curva, o in una zona buia, non metterlo può costarti una multa da 41 a 168 euro, e in caso di incidente, potresti essere ritenuto parzialmente responsabile.
La normativa stradale moto, l’insieme delle regole che regolano l’uso delle motociclette in Italia, compresi equipaggiamenti, circolazione e comportamenti in emergenza non richiede che il triangolo sia montato sulla moto come un accessorio fisso. Basta che tu lo abbia nel bagagliaio, nella borsa o nella tasca. Ma attenzione: se lo hai e non lo usi quando dovresti, l’agente può considerarlo un’omissione colposa. E se ti fermi in autostrada con una moto senza triangolo, la polizia può fermarti e chiederti perché non hai segnalato la tua posizione. Non è un’ipotesi: succede spesso, soprattutto nei mesi estivi, quando i guasti aumentano.
Il equipaggiamento obbligatorio moto, l’insieme di dispositivi che la legge impone di avere a bordo per garantire la sicurezza in caso di emergenza include anche il giubbotto retroriflettente, che invece è obbligatorio da indossare se scendi dalla moto su strade extraurbane. Ma il triangolo non è un optional: è un’arma di difesa. Ti protegge da chi arriva troppo veloce, da chi non ti vede, da chi non si accorge che sei fermo. Non è un accessorio da collezione. È un elemento di sopravvivenza.
Non serve comprare il triangolo più costoso. Basta che sia omologato, retroriflettente, e in buone condizioni. Se è rotto, scolorito o piegato, non funziona. E se lo dimentichi a casa? Non puoi dire che non lo sapevi. La legge non fa sconti per l’ignoranza. E se ti fermi in autostrada e non lo metti, non è solo una multa: è un rischio per la tua vita e per quella degli altri.
Quindi, prima di partire, controlla: hai il triangolo? È in buono stato? Lo sai dove lo metti? E sai dove e quando usarlo? Queste non sono domande da esperti. Sono domande da chi vuole tornare a casa. Ecco perché in questa raccolta troverai guide pratiche su come scegliere il triangolo giusto, cosa fare in caso di fermo in autostrada, come usare il giubbotto retroriflettente, e quali altri dispositivi non puoi dimenticare. Non sono articoli teorici. Sono consigli di chi ha già avuto un guasto, un incidente, o un controllo che ha rischiato di costare caro. Leggili. E non aspettare di doverlo usare per capire che serve davvero.