
Cos’è un cric a pantografo (scissor jack) e come usarlo in sicurezza
Se ti stai chiedendo cos’è un cric a pantografo e se puoi fidarti di quel cosino pieghevole nel baule, sei nel posto giusto. Qui capisci in modo semplice come funziona, quando usarlo senza farti male, e cosa scegliere se devi comprarne uno nuovo. Zero fumo, solo cose pratiche: sicurezza, limiti, passaggi chiari e un confronto con gli altri tipi di cric.
- TL;DR / Punti chiave
- Il cric a pantografo (scissor jack) è un sollevatore meccanico a vite, pensato per emergenze e auto leggere.
- È compatto e leggero, ma lento e meno stabile di un cric idraulico. Non entrarci mai sotto l’auto con solo il pantografo.
- Usalo su terreno piano e duro, con freno a mano tirato e ruota opposta bloccata. Segui i punti di sollevamento del manuale.
- Per comprare: verifica portata (minimo 1,5× il peso su un asse), corsa di sollevamento, altezza minima e compatibilità col tuo modello.
- Per SUV/EV o lavori seri in garage, meglio un cric idraulico e cavalletti certificati.
Cos’è e come funziona
Il cric a pantografo, chiamato anche scissor jack, è un sollevatore meccanico che trasforma la rotazione di una vite in movimento verticale. La sua struttura a X si apre e si chiude come un pantografo: giri la manovella o una chiave, la vite centrale avanza, i bracci incrociati si allargano e l’auto si alza. Semplice, robusto, e soprattutto molto compatto: per questo lo trovi spesso nel kit di bordo accanto alla ruota di scorta o al ruotino.
Per cosa è nato? Per emergenze. Cambiare una gomma forata al volo, ad esempio. Non è uno strumento da officina: è più lento, più sensibile al terreno e richiede attenzione. Ma se lo usi bene, fa il suo dovere.
Dentro il cofano del bagagliaio di molte utilitarie il cric a pantografo è standard. Su alcune auto moderne, soprattutto elettriche, potrebbe non esserci: molti costruttori puntano sul kit riparagomme e assistenza stradale. Controlla sempre la dotazione della tua auto.
Quando usarlo (e quando no): limiti, sicurezza, normative
Io lo uso solo quando serve davvero e nelle condizioni giuste. Un esempio concreto: qualche mese fa, parcheggio piano, giù in cortile, gomma a terra, Giacomo in casa al sicuro, strumenti pronti. Quello è il contesto ideale: terreno duro, tempo per farlo con calma, manuale sotto mano. La sicurezza viene prima.
Ecco le regole d’oro:
- Terreno piano, duro e stabile. No ghiaia, terra bagnata, erba o asfalto bollente che cede.
- Freno a mano tirato, marcia inserita (o P se è un automatico). Blocca le ruote opposte con cunei o legni.
- Usa solo i punti di sollevamento indicati sul manuale della tua auto. Di solito ci sono rinforzi sotto le longherine, spesso segnati da tacche.
- Non infilarti mai sotto l’auto con il pantografo come unico supporto. Se devi lavorare sotto, usa cavalletti certificati.
Limiti tecnici da rispettare:
- Portata: molti pantografi in dotazione sono da 1-1,5 tonnellate. Vanno bene per utilitarie e berline leggere. Per SUV ed EV meglio qualcosa di più robusto, o un cric idraulico da 2 tonnellate in su.
- Corsa di sollevamento: se hai assetto alto o ruote grandi, verifica che l’altezza massima sia sufficiente a staccare la gomma da terra.
- Altezza minima: serve che ci stia sotto anche con gomma sgonfia.
Norme e buone pratiche: in Europa i sollevatori mobili e i relativi supporti fanno riferimento alla norma EN 1494 (requisiti di sicurezza e progettazione). Per la tua auto, il documento più importante resta il manuale del costruttore: lì trovi punti di sollevamento, coppie di serraggio dei dadi ruota e avvertenze specifiche.
Guida passo passo: come cambiare una ruota con il pantografo
Qui il procedimento pratico, pensato per chi non l’ha mai fatto. Prenditi il tempo che serve e non saltare passaggi.
- Prepara la zona: parcheggia su superficie piana e dura, luci di emergenza accese, triangolo e gilet se sei su strada. Metti in sicurezza l’auto: freno a mano e marcia inserita (o P).
- Blocca le ruote opposte: usa cunei, pietre o legni robusti sulla ruota opposta a quella che sollevi.
- Allenta i dadi prima di sollevare: con la chiave in dotazione, allenta di mezzo giro i dadi della ruota a terra. Così non gira tutto insieme.
- Posiziona il cric sul punto giusto: cerca la tacca o il rinforzo indicato sul sottoporta. Assicurati che la base del cric sia ben appoggiata e in verticale rispetto al punto di presa.
- Alza l’auto: gira la manovella in senso orario. Fermati appena la ruota si solleva di 2-3 cm. Se noti inclinazioni o scricchiolii strani, abbassa e ricontrolla.
- Togli la ruota: svita i dadi, mettili in tasca o in un contenitore per non perderli, sfila la ruota e posizionala di piatto sotto la soglia dell’auto come sicurezza aggiuntiva (non è un cavalletto, ma aiuta in emergenza).
- Monta la ruota di scorta: allinea i fori, inserisci i dadi a mano, avvitali a croce senza forzare.
- Abbassa e serra: abbassa piano finché la gomma tocca a terra e l’auto è stabile. Serrare i dadi a croce. Appena puoi, usa una chiave dinamometrica alla coppia raccomandata dal manuale.
- Controllo finale: dopo 1-2 km, ricontrolla il serraggio. Ricorda che il ruotino ha limiti di velocità e percorrenza (spesso 80 km/h).
Note pratiche:
- Se il dado non si muove, non saltare sulla chiave: rischi di piegarla o scivolare. Meglio una prolunga o attendere assistenza.
- Se il terreno cede, usa una tavoletta di legno solida sotto la base del cric per distribuire il peso.
- Mai usare il cric per sollevare due ruote insieme.

Cosa valutare prima di comprarne uno: guida rapida
Ti serve un nuovo pantografo o vuoi un upgrade? Ecco cosa guardo io quando devo scegliere.
- Portata nominale: scegli una portata almeno pari al 75% del peso totale dell’auto, oppure usa la regola 1,5× il carico sull’asse. In pratica: se la tua auto pesa 1.400 kg, un pantografo da 1,5-2 t è più tranquillo.
- Corsa di sollevamento: verifica altezza minima (con gomma sgonfia) e massima (per staccare la ruota). Misura sul tuo veicolo: spesso servono 350-400 mm su SUV.
- Qualità della vite e della manovella: acciaio ben lavorato, madrevite con buona finitura, impugnatura comoda. Più fluida la vite, meno fatica.
- Testa di appoggio: meglio con sella gommata o scanalata compatibile con i rinforzi del tuo sottoporta, per non rovinare la lamiera.
- Stabilità della base: una piastra più larga aiuta su asfalto caldo o non perfettamente liscio.
- Accessori: guanti, cunei, torcia frontale, tappetino pieghevole. Piccole cose che cambiano l’esperienza quando davvero ne hai bisogno.
- Certificazioni e manuale: istruzioni chiare in italiano, avvertenze ben visibili, riferimenti a norme come EN 1494.
Se fai manutenzione in garage, valuta alternative: un cric idraulico a carrello è più stabile e veloce; se devi solo stare in baule, il pantografo resta imbattibile per compattezza.
Tipo di cric | Portata tipica | Altezza min/max | Peso attrezzo | Punti forti | Limiti |
---|---|---|---|---|---|
Pantografo (scissor) | 1-2 t | 90-380 mm (variabile) | 2-3 kg | Compatto, economico, nessun olio | Lento, meno stabile, richiede più forza |
Idraulico a bottiglia | 2-20 t | 180-430 mm | 3-6 kg | Potente, corsa fluida | Altezza minima spesso alta, meno stabile su asfalto |
Idraulico a carrello | 2-3 t | 75-500 mm (low profile disponibile) | 10-30 kg | Molto stabile, veloce, preciso | Ingombrante, non da baule |
Pantografo elettrico 12V | 1,5-2 t | 100-420 mm | 4-6 kg | Motorino elettrico, meno fatica | Più costoso, serve presa 12V robusta |
Esempi, checklist, FAQ e soluzioni rapide
Esempi reali per decidere cosa ti serve e come muoverti senza stress.
- City car (Fiesta, Panda, Clio): il pantografo di serie basta per cambiare una gomma. Verifica che la testa del cric combaci bene con il punto di sollevamento.
- Berline compatte/medie: ok il pantografo da 1,5-2 t. Se viaggi spesso, valuta un modello con base larga e una chiave a croce più robusta.
- SUV/Crossover: meglio un pantografo da 2 t con corsa alta o un idraulico a carrello low profile. Le ruote più pesanti richiedono più controllo.
- EV: pesano di più. Molti costruttori sconsigliano l’uso del cric di bordo o non forniscono ruota di scorta. Leggi il manuale e tieni il numero dell’assistenza.
Checklist express da tenere nel baule:
- Cric funzionante, pulito e leggermente ingrassato sulla vite
- Chiave per dadi ruota (valuta una a croce pieghevole)
- Cunei bloccaruota
- Guanti e torcia frontale
- Tavoletta di legno 20×20 cm per la base
- Manometro e mini compressore 12V
- Manuale dell’auto aperto alla pagina dei punti di sollevamento
Errori comuni da evitare:
- Sollevare da punti non rinforzati: rischi di piegare la lamiera
- Allentare i dadi quando la ruota è già sollevata: la ruota gira, ti complichi la vita
- Toccare pinze freno o bracci sospensione con la testa del cric: posizionamento sbagliato
- Fidarti del pantografo per lavori sotto scocca: servono cavalletti
- Usare il cric su pendenza: se è inevitabile, chiama assistenza
Mini-FAQ
- Dove metto il cric? Esattamente sui punti indicati dal costruttore, spesso segnati da tacche sul sottoporta. Il manuale ha un disegno chiaro.
- Posso usarlo su una moto? In generale no: le moto richiedono cavalletti dedicati a forcellone o canotto.
- Serve la chiave dinamometrica? Sì, appena possibile. La coppia giusta è nel manuale. Serrare a croce e ricontrollare dopo pochi km.
- Posso usarlo in autostrada? Solo se in piena sicurezza: corsia di emergenza larga, triangolo, gilet, auto ben visibile. Se hai dubbi, chiama soccorso.
- Va lubrificato? Un velo di grasso sulla vite ogni tanto lo rende più scorrevole e durevole. Evita sporcizia e ruggine.
- Il mio cric è da 1 t, la mia auto pesa 1,3 t: va bene? Dipende. Conta il carico sulla singola ruota/asse. Se l’auto è pesante o alta, meglio un modello da 1,5-2 t.
Soluzioni rapide ai problemi tipici:
- La base affonda: usa la tavoletta di legno. Se continua ad affondare, interrompi l’operazione.
- Vite che stride: pulisci e aggiungi un filo di grasso. Evita spray che attirano polvere.
- Dadi bloccati: chiave più lunga o leva. Se non si muovono, non forzare: chiama assistenza.
- Ruota non si stacca dal mozzo: qualche colpetto dal lato interno con il palmo o una gomma di scorta come mazzetta improvvisata. Ma senza esagerare.
Pro tip, decision tree e manutenzione
Quale cric per te? Usa questa scorciatoia mentale.
- Viaggi urbano, auto leggera, spazio ridotto nel baule: pantografo con base larga e buona manovella.
- SUV/famiglia e viaggi lunghi: pantografo 2 t con corsa alta o cric idraulico low profile nel baule se hai spazio, più cunei seri.
- Manutenzione in garage: cric idraulico a carrello 2-3 t + cavalletti certificati.
- Non vuoi faticare: pantografo elettrico 12V, ma controlla cablaggi e fusibile della presa.
Manutenzione minima del pantografo:
- Pulizia: togli polvere e sale stradale dopo l’inverno.
- Lubrificazione: un velo di grasso sulla vite ogni 6-12 mesi.
- Controllo visivo: crepe, pieghe, filettature danneggiate? Sostituisci. Un cric piegato è da buttare.
- Prova annuale: solleva e abbassa a vuoto per verificare scorrevolezza.
Segnali di allarme: base che si deforma, vite che salta, gioco eccessivo nei perni. Se vedi anche solo uno di questi, basta usarlo.

Prossimi passi e casi particolari
Se vuoi essere pronto al 100%, allestisci un piccolo kit emergenza nel baule e fai una prova in cortile. Ci metti 15 minuti, ma quando servirà davvero ti sentirai molto più tranquillo.
Scenari specifici:
- Auto molto ribassata: cerca un pantografo low-profile o un cric a carrello low profile.
- Inverno in montagna: porta una stuoia pieghevole per inginocchiarti e una torcia frontale. Il freddo fa perdere sensibilità alle mani.
- Monolocchi di sicurezza: alcune auto hanno bulloni antifurto. Controlla di avere la bussola dedicata nel baule.
- Colonnine EV e peso batterie: l’auto è più pesante; verifica sui manuali i punti di sollevamento specifici e valuta di affidarti all’assistenza stradale.
Se, mentre lo usi, qualcosa non ti torna (inclinazioni strane, scricchiolii, base che scivola) fermati, abbassa piano e riparti da condizioni più sicure. Non c’è una ruota di scorta che valga una caviglia.
Chiudo con un’idea pratica che mi ha salvata più volte: nel baule tengo una borsa piatta con guanti, torcia frontale, cunei, chiave a croce pieghevole, tavoletta in legno e un vecchio tappetino da yoga tagliato. Costa poco, pesa poco, e quando serve… serve davvero.